Tempietto della Madonna della Pace (sec. XVII)

Chiesa in stile Bramantesco
in località "Casini"
nel Comune di "Roccasecca dei Volsci"

Tempietto di Santa Maria della Pace (sec XVII)

 

Culto

Roccasecca dei Volsci ha perso il verso la Madonna della Pace. "Era una tradizione mista ad una vera e sincera fede. Solamente quando sopravvengono le difficoltà ricorriamo a Lei. Successe, lo ricordo molto bene, anche nell'ultimo conflitto mondiale: una marea di persone, pervenute anche dai paesi limitrofi, si riunì attorno alla cappella per implorare la pace, la cessazione della guerra: la speranza di rivedere i propri cari, chiamati a combattere, attorno al proprio focolare, era viva. Frequenti erano le processioni: percorrevamo, portando la sacra immagine della Vergine, le strade tortuose che salivano al paese". Veniva celebrata anche la S. Messa in occasione della fiera annuale di merci e di bestiame che si sviluppava proprio nei terreni attorno alla chiesetta ed alla sorgente dei Casini. (15 settembre)

 

Nota Topografica

Il Tempietto si erige ai piedi della collina di Roccasecca dei Volsci, in località Casini, distinto nel catasto Foglio 3, part. A. La sua posizione topografica innalzò di molto la propria fama: pastori e commercianti passavano in quella zona sia per la copiosa sorgente dei Casini che per il passaggio obbligato tra la Ciociaria e l'Agro Pontino. La valle dell'Amaseno, infatti, è delimitata a nord dai monti Lepini ed a sud dagli Ausoni. La zona dista circa 2 Km. dalla frazione di Mezzo Agosto, ove sorgeva l'antica Pipernum, sede dei Volsci e poi dei Romani. Ad un centinaio di metri circa scorre il fiume Amaseno, descritto anche da Virgilio nell'Eneide durante il racconto della regina Camilla, figlia coraggiosa del re volsco Metabo. Durante lo scavo del nuovo alveo del fiume, iniziati dall'ERSAL (Ente Regionale per lo Sviluppo Agricolo del Lazio) sono emersi resti di muraglie, forse appartenenti a vecchi mulini che l'abbazia di Fossanova possedeva lungo il corso d'acqua, una strada selciata che collegava sicuramente il territorio con quello di Pipernum e molti reperti archeologici (statue, monili, monete, ecc.). Pochi decenni or sono (1951) fu rilasciata la concessione per l'apertura d'una cava per l'estrazione di sassi proprio alle vicinanze del tempietto, che ha intaccato non poco la bellezza paesaggistica, l'equilibrio geomorfologico, igienico e culturale dell'intera zona.

Nota Topografica

Origini del Monumento

Il tempietto della Madonna della Pace fu costruito due anni dopo quello di S. Raffaele. Infatti fu nel 1661, il 30 maggio, che il vescovo della diocesi di Terracina diede la licenza al cardinale CAMILLO MASSIMO di poter costruire una chiesa suburbana dedicata alla Madonna Santissima della Pace. (arch. Massimo) e trasportarvi l'immagine sacra della stessa. In verità già esisteva una cappella in località "Fontanelle" entro la quale era posta l'immagine della Madonna della Pace, venerata e conosciuta per i tanti miracoli elargiti ai fedeli. Il documento riferisce che l'affresco e diviso in due da una crepatura. Ecco quindi il motivo principale che spinse Carlo Camillo Massimo II ad edificare il nuovo edificio e a trasportarvi l'immagine miracolosa. Per iniziare i lavori furono utilizzate le elemosine dei fedeli ed i beni della Cappellania della Madonna della Pace. La cappellania suddetta è stata fondata da privati che si proponevano di far esplicare il culto presso la Cappella dedicata alla Madonna della Pace già sin dalla metà del XVI secolo. La cappellania implicava l'obbligo di un sacerdote a celebrare ogni giorno la santa messa nella suddetta chiesetta. Le spese per questi servizi venivano attinte dal patrimonio dei beni destinati permanentemente a tali attività della cappellania. Con la legge n. 3848 del 15 agosto 1867 le cappellanie furono soppresse e con esse quella della Madonna della Pace. 30 maggio 1661 "Vista la fatiscenza del tempietto dedicato alla Madonna della Pace, il Vescovo ordina all'Arciprete di Roccasecca di consegnare al sig. Francesco Giovannelli " le monete, grano e quanto si ritrova in suo potere, spettante alla (Cappellanie) Madonna della Pace affinché si possa ristaurare secondo gli ordini, che sopra di ciò, saranno dati dal Monsignor Massimi". 8 giugno 1662 "La Chiesa della Pace viene bellissima e più grande di quello mi figurano; si è alzata sette palmi (1 palmo 25 cm.) sopra il cornicione e mastro Eustachio si fa agiutare".

Lettera di Giovan Antonio Macci
al mons. Camillo Massimo


4 dicembre 1662 "La fabbrica della Madonna della Pace è arrivata all'14 palmi d'altezza, e riesce assai bella e si fa con ogni giustezza, sebene mastro Eustachio quattro giorni sono si smosse il polso della mano sinistra che non puol lavorare, ma in breve sarà guarito". 30 aprile 1666 anche se ancora non rifinita il vescovo di Terracina dà licenza al mons. Carlo Camillo Massimo II di poter benedire la nuova Chiesa. I lavori in seguito furono affidati ad un certo ANZALONE FRANCESCO, mastro, uomo di intelletto e di grande esperienza. Infatti, nei documenti risalenti al 1675, sono riportati i lavori di rifinitura del tempietto.

 

Analisi architettonica

Il tempietto di stile bramantesco, si caratterizza, come d'altronde a S. Raffaele, per il colore rosso dei mattoni, usati nella copertura, nelle paraste, nelle cornici, nella scalinata. La sua pianta circolare, unica nel territorio roccaseccano, i suoi particolari assai ben curati, i capitelli in cotto, l'ardita copertura, fanno di esso un monumento di rara bellezza architettonica. L'edificio si innalza sopra un basamento circolare, con cornice; le paraste, di ordine corinzio, 17 in tutto, delimitano il volume esterno della cappella e sorreggono la volta, coperta di mattoni rossi con l'estremità tondeggiante. La presenza di piante ed arbusti che proliferano su tutte le pareti del complesso, mettono in pericolo la stabilità dell'edificio; per tale motivo i quattro oculi, sottostanti la volta, sono stati murati. Una scalinata, sempre in mattoni rossi, posti di taglio, da accesso alla cappella. L'interno, sempre a pianta circolare, presenta sull'asse trasversale due nicchie ed alla parte centrale un altare, delimitato da due colonne corinzie. Tutte le decorazioni sono in stucco. L'unico affresco che affiora, ed in pessimo stato di conservazione, è quello dedicato alla Madonna della Pace. L'immagine affrescata della Madonna della Pace era molto venerata e conosciuta per i suoi molteplici miracoli, e "molto lodata da Pipernesi". Di essa già se ne parla nel 1541 e nel 1645 nei documenti depositati presso l'archivio di casa MASSIMO in Roma. La utilizzazione della struttura, non consona alla sua primitiva destinazione, ha fatto si che questo prezioso documento pittorico perdesse il proprio splendore: la chiesa è usata come deposito di fieno e ricovero di bestiame. Il progettista dell'edificio, forse lo stesso di S. Raffaele, non ci è noto, ma sicuramente doveva far parte di quella corrente imitatrice del mondo classico, ricercato ed imitato in tutte le forme artistiche e culturali dal cardinale CARLO CAMILLO MASSIMO II.

Tempietto di Santa Maria della Pace, interno

Tempietto di Santa Maria della Pace, interno



Torna alla pagina dei MonumentiVai alla pagina dei Monumenti

Torna all'inizio della pagina
Torna all'inizio della pagina

Bibliografia:

 

Quaderni di storia locale

Comune di Roccasecca dei Volsci

Pro-Loco di Roccasecca dei Volsci

 

Bollettino Dell'Istituto di Storia e di Arte

del Lazio Meridionale

Roma, Casa di Nicola Crescenzio

via Teatro Marcello, 54

Web Designer Fabio Zaccarelli

Se vuoi
contattarmi:

info@fabiozaccarelli.com

Sito ottimizzato per una risoluzione minima di 800 x 600 Pixel